Cristina Cavaliere, Notte di Natale ad Arras, tratto da L’amore non crolla
All’uscita della funzione, l’uomo alzò lo sguardo e scorse una luna splendente, posata nel cielo bluastro. Si volse a guardare la Cattedrale di Notre-Dame-en- Cité- D’Arras e s’accorse che torri, guglie e merletti di calcare sfolgoravano.
Lui e sua sorella Charlotte si fermarono nella piazza per salutare amici e conoscenti che, come loro, avevano assistito alla liturgia di mezzanotte, tra nuvolette di fiato gelido, gote arrossate e scalpiccii di piedi; mantelli di lana, pellicce e guanti foderati di capretto. Dopo la Messa officiata per celebrare la nascita del Redentore sulla terra, lo stesso vescovo di Arnas, che s’intratteneva con i fedeli, era irrigidito dal freddo.
Estratto di Notte di Natale ad Arras di Cristiana M. Cavaliere, legge Edoardo Camponeschi
